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“Mio padre si trova in Svizzera, quel corpo non è il suo”. Lo ha detto ai magistrati Luigi Roberto Caracciolo, il 56enne di Corigliano d’Otranto (Lecce) indagato dalla Procura per aver occultato in casa per più di un anno il corpo dell’anziano padre defunto per continuare – secondo l’accusa – a incassare la sua pensione. Il corpo dell’84enne ormai scheletrizzato, avvolto in alcune coperte e adagiato su una brandina con accanto dei ventilatori accesi, era stato ritrovato il 15 marzo nell’abitazione in cui viveva l’anziano.
Caracciolo, assistito dal proprio legale, è stato ascoltato oggi dal pm Luigi Mastroniani, a cui avrebbe riferito che il padre Antonio è ancora vivo e che si trova in Svizzera da alcuni parenti, confermando quanto aveva detto nell’immediatezza della scoperta del cadavere. Il 56enne ha anche confermato di aver prelevato i soldi della pensione del genitore sapendo che è in vita e perché è stato da lui delegato. Una ricostruzione ritenuta inattendibile dagli inquirenti. Nel corso dell’accertamento autoptico, che non ha evidenziato segni di violenza, sono stati effettuati prelievi per l’identificazione genetica.

ansa

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