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La vicenda di un giovane 19enne deceduto il 22 settembre 2022 nell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto ha scosso profondamente la comunità locale. Dopo due dimissioni precedenti, il giovane era stato rimandato a casa con una cura farmacologica, nonostante le segnalazioni di parestesie agli arti e al volto.

La gip del tribunale di Taranto, Gianna Martino, ha archiviato il procedimento a carico di 12 medici indagati per cooperazione in omicidio colposo, dopo che il pubblico ministero Mariano Buccoliero ha rilevato l’infondatezza del reato.
Gli esiti dell’autopsia e le relazioni dei consulenti tecnici hanno escluso qualsiasi responsabilità medica, indicando una rara malattia del connettivo come causa della morte per emorragia.
L’Asl di Taranto ha sottolineato che non sono emersi elementi di negligenza o imprudenza da parte dei medici coinvolti, confermando la decisione della gip di archiviare il procedimento. Questo tragico episodio solleva interrogativi sulla gestione delle emergenze mediche e l’importanza della trasparenza e della responsabilità nel settore sanitario.

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