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La Corte d’Assise d’Appello di Bari ha confermato la condanna a 14 anni e 4 mesi di reclusione per Shaban Fejza, l’albanese di 42 anni colpevole dell’omicidio di Santino Xhyra, suo connazionale di 27 anni, avvenuto nell’11 marzo 2021 nel quartiere Libertà di Bari. La sentenza ha ridotto le condanne per i co-imputati Vito Dammacco e Ylli Mucollari, accusati di tentata estorsione ed estorsione in concorso.

L’aggressione è avvenuta in una palazzina gestita da Mucollari, dove la vittima viveva in affitto senza pagare le bollette. Questa situazione ha portato Mucollari, con l’aiuto di Dammacco, a minacciare ripetutamente Xhyra di morte. Quell’11 marzo, Mucollari avrebbe inviato Fejza, suo nipote e interessato a subentrare nell’appartamento, per riscuotere il denaro. Tra i due è scoppiato un litigio violento, culminato con Fejza che, dopo aver recuperato una pistola giocattolo modificata, ha sparato mortalmente a Xhyra al torace e all’addome.
Fejza ha confessato immediatamente la sua colpevolezza.
Questa sentenza conferma il duro colpo inflitto dalla giustizia contro la violenza e l’estorsione, dimostrando la determinazione nel punire coloro che commettono crimini violenti.

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