“Anche in Puglia le decisioni del Consiglio dei ministri sui bonus edilizi rischiano di provocare un effetto domino con conseguenze nefaste non solo per il settore e per tantissime famiglie, ma per l’intera economia regionale. Secondo le stime i crediti fiscali ‘incagliati’ sarebbero ben 500 milioni. Lo stop interesserebbe un migliaio di cantieri, mentre le aziende a rischio chiusura sarebbero centinaia, con ricadute occupazionali davvero importanti: i posti di lavoro in bilico sarebbero non meno di 2mila. Il Pil regionale potrebbe perdere da un quinto a un terzo del valore, anche perché l’edilizia ha il grande vantaggio di mettere in moto tantissimi altri settori dell’indotto”. Lo ha dichiarato lo scorso 19 febbraio Antonio Delle Noci, segretario generale Filca-Cisl Puglia. “Le avvisaglie – aggiunge – le avevamo avute già nei mesi scorsi, con le lamentele dei lavoratori per il ritardo con il quale venivano pagati, a causa della sempre più scarsa liquidità delle imprese. Una situazione che aveva portato nel mese di gennaio a un saldo negativo delle aziende edili pari a ben 332 attività, una media di 10 al giorno. Ora, con questa decisione, il rischio è quello di disperdere un patrimonio di professionalità che è fondamentale per il cambiamento del Paese e che è indispensabile per realizzare quanto previsto dallo stesso Pnrr, in un’ottica di modernità e sostenibilità del patrimonio edilizio”. “Il Governo – prosegue Delle Noci – convochi subito i sindacati e riveda i bonus garantendo i redditi più bassi e le classi energetiche più basse, considerando anche la densità abitativa dei luoghi di intervento e utilizzando strumenti emergenziali. Mai come ora sono necessari il confronto e il dialogo per tutelare un pezzo del lavoro strategico per il futuro dell’Italia”.
ANSA
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