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Nuova e conclusiva puntata della vicenda relativa alla presenza o meno dei tifosi del Lecce domani a San Siro per la gara di campionato contro l’Inter. Il club giallorosso, presieduto dal presidente Saverio Sticchi Damiani, con una nota comunica che “il Tar Lombardia ha rigettato, con ampia e articolata motivazione, la richiesta con cui il prefetto di Milano” aveva “chiesto di revocare la decisione adottata ieri dal Tar stesso”, ovvero quella di consentire la vendita dei biglietti ai residenti a Lecce e in provincia. Il divieto di trasferta per i residenti di Lecce e provincia è stato ancora una volta ritenuto incongruo perché, come evidenzia il Tar, “risalendo da un episodio circoscritto e circostanziato nell’ambito di una diversa manifestazione sportiva (Atalanta-Lecce)” si “fa conseguire un pericolo di scontri violenti nella partita tra il Lecce e l’Internazionale, laddove la stessa logica seguita condurrebbe alla inammissibile conclusione di ritenere la tifoseria del Lecce pericolosa”.
Si legge ancora nella sentenza che “la non rispondenza del decreto prefettizio ad una dimostrata esigenza di prevenzione, manifesta un sostanziale e celato intento punitivo realizzato secondo canoni non conformi alle regole e comunque espressione di sviamento”. Conclude, infine, il Tar con una ultima considerazione sul documento della questura di Bergamo del 3 marzo scorso, precisando che “la denuncia a carico di alcuni tifosi del Lecce per i quali la questura di Bergamo sta procedendo al vaglio dell’adozione di divieti di accesso a manifestazione sportive non è elemento che giustifichi il provvedimento prefettizio, ma costituisce sintomo di incongruità del medesimo, volto a colpire l’intera tifoseria del Lecce e non soltanto per gli ipotetici responsabili degli illeciti”.

ANSA

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