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La presidente del Consiglio è venuta al congresso della Cgil del 17 marzo rivendicando unità nazionale, ma il giorno dopo il governo ha dato il secondo via libera all’autonomia differenziata.

È una bugiarda e così colpisce in maniera drammatica la vita delle persone”.

Lo ha dichiarato Ivan Pedretti, segretario generale Spi-Cgil nazionale, a Bari per la manifestazione ‘Da niente sarà come prima a peggio di prima’ organizzata da Spi e Cgil Puglia in difesa della sanità pubblica. “La progressiva privatizzazione della sanità – ha continuato – è un’ingiustizia sociale che spezza le reni all’unità del Paese e va combattuta radicalmente”. “Alla sanità servirebbero almeno 10 miliardi in più, e chi dice che i soldi non ci sono mente. Basterebbe – ha proseguito il sindacalista – fare qualche condono in meno e beccare qualche evasore in più. Questa di Bari è solo la prima di 20 manifestazioni in tutta Italia, e non escludiamo una grande iniziativa nazionale”.
“Il bilancio della Regione Puglia ha 425 milioni di buco, ma le istituzioni regionali hanno deciso di razionalizzare i costi.
Questo significa – ha dichiarato il segretario generale Cgil Puglia, Giuseppe Gesmundo – liste d’attesa più lunghe, meno prestazioni mediche, minore assistenza territoriale e domiciliare. Mi rivolgo direttamente all’assessore alla Sanità Rocco Palese: noi non ci stiamo, non si possono tagliare i fondi del territorio, non possono chiudere i piccoli ospedali”.

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