“Oggi la questura di Bari, unitamente ai commissariati cittadini, può contare su circa 715 dipendenti, organico insufficiente per una questura di fascia A, come quella del capoluogo pugliese”.
E’ quanto sostiene in una nota il segretario generale provinciale di Silp Cgil, Mimmo Chiechi, riferendosi alla carenza degli organici delle forze dell’ordine, e in particolare della polizia di Stato, nella città metropolitana.
Un allarme, ricorda, più volte lanciato dalla sigla sindacale “ma nessuna istituzione ha spalleggiato tale denuncia”. Chiechi evidenzia che “l’Upgsp (ufficio che gestisce il numero di volanti presenti sul territorio) nel 2014 poteva contare su un organico di 256 colleghi diventati 218 nel 2018 sino ad arrivare ai 200 di oggi. Mentre il nono reparto mobile è passato dai 290 dipendenti del 2017 ai 260 di oggi”. “Questa situazione – dice – è la stessa in tutti gli uffici di polizia presenti sul territorio barese”.
La condizione peggiore, secondo il sindacato, riguarda la polizia stradale: “Una sola pattuglia a turno deve garantire la presenza per le tratte di competenza sulla Statale 100 da Bari sino al limite di provincia, su tutta la statale 16 da Molfetta a Monopoli, e su tutta la 98 da Bari sino al comune di Altamura”, spiega, mentre “la situazione sulla tratta autostradale di competenza non è migliore”.
Chiechi sottolinea, infine, che proprio le donne e gli uomini del nono reparto mobile “risultano essere i colleghi con a carico il più alto numero di turni notturni espletati a livello nazionale in rapporto ai colleghi di altri reparti mobili”, inoltre non sarebbero in grado “di garantire mediamente più di cinque volanti a turno quando, come raccontano i colleghi più anziani, nei primi anni Duemila ne uscivano addirittura 11-12”.
ansa
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