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Una banda a Foggia, specializzata in rapine commesse sotto il pretesto di incontri sessuali a pagamento, è stata smantellata dalla polizia.

In 20 giorni, dal 6 al 26 febbraio, cinque uomini sono stati vittime del gruppo criminale. L’adescatrice contattava le vittime tramite WhatsApp, accordandosi sul prezzo per incontri sessuali in un appartamento. Tuttavia, prima dell’atto previsto, due complici armati facevano irruzione nella stanza.
La banda ha commesso quattro rapine, riuscendo a sottrarre poco meno di 2800 euro, un’auto, un telefonino e un libretto postale. Nel quinto episodio, la vittima riuscì a difendersi con una sedia, riuscendo a fuggire.
Gli arresti di Luca Pompa, Giuseppe Crudo e Martina Taronna sono il risultato di indagini coordinate dalla Procura e condotte dalla squadra mobile. I tre sono accusati di undici reati, tra cui rapine, tentato furto, porto illegale di pistola, lesioni e indebito utilizzo di carte di credito.
L’accusa sottolinea un modus operandi consolidato, con Martina Taronna nel ruolo di adescatrice e Crudo e Pompa come braccio armato della banda. Le vittime, convinte di partecipare a incontri sessuali a pagamento, si ritrovavano invece vittime di minacce, aggressioni fisiche e rapine.
Il giudice Protano ha concordato con i pubblici ministeri sulla gravità degli indizi raccolti, emettendo le ordinanze cautelari in carcere. Gli indagati dovranno affrontare l’interrogatorio di garanzia nei prossimi giorni.

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